Dopo aver visto, anche grazie alle attivitร  del MAB, il passaggio con soggiorno di papa Leone X a Castellina nel 1515, un altro personaggio illustre passรฒ da Castellina, questa volta l’8 novembre 1492. Parliamo di ๐—ฃ๐—ถ๐—ฒ๐—ฟ๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ’ ๐— ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฐ๐—ถ (1472-1503), figlio primogenito di Lorenzo il Magnifico, dunque fratello di Giovanni futuro papa Leone X. Diciamo subito che non fu proprio il migliore della casata, anzi, al pari di molti rampolli nobili e nobilastri anche odierni, pur avendo la migliore istruzione e i piรน potenti mezzi, la sua persona si caratterizzรฒ nel segno dell’arroganza e del disinteresse generale verso la cultura e le arti. Anche come signore di Firenze e in ambito politico fu tutt’altro che lungimirante e molto si deve proprio a lui se la fazione nemica (Savonarola in primis) riuscรฌ a scacciare i Medici da Firenze.

Nel documento rintracciato, ๐—ฃ๐—ถ๐—ฒ๐—ฟ๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ’ ๐— ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฐ๐—ถ scrive al suo funzionario particolare Niccolรฒ Michelozzi (figlio del piรน celebre architetto e scultore Michelozzo) di sbrigare alcune faccende, come quella di prendersi cura della richiesta di un tal Fabbrino ma soprattutto apprendiamo che Piero de Medici era in viaggio verso Roma, per andare a porre omaggio al neoeletto papa Alessandro VI, cioรจ il famigerato Rodrigo Borgia. Che ovviamente non lo considerรฒ di una virgola. Viaggio infruttuosoย ๐Ÿ™‚

Piero de’ Medici fa sapere che l’8 novembre 1492 รจ a Passignano, sta andando a Roma e conclude dicendo: <<๐ข๐ง ๐ช๐ฎ๐ž๐ฌ๐ญ๐จ ๐ฉ๐ฎ๐ง๐ญ๐จ ๐ฆ๐จ๐ง๐ญ๐ข๐š๐ฆ๐จ ๐š ๐œ๐š๐ฏ๐š๐ฅ๐ฅ๐จ ๐ฉ๐ž๐ซ ๐๐ž๐ฌ๐ข๐ง๐š๐ซ๐ž ๐š๐ฅ๐ฅ๐š ๐‚๐š๐ฌ๐ญ๐ž๐ฅ๐ฅ๐ข๐ง๐š, ๐ž๐ญ ๐ฉ๐จ๐ข ๐š ๐’๐ข๐ž๐ง๐š>>.

Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Ginori Conti, 29.35, c. 16r

Chissร  dove e con chi avrร  sostato, desinando, a Castellina il Signore di Firenze, se ancora presso i Bianciardi oppure in autonomia in una delle tante osterie del paese. Ricordiamo che a Castellina erano presenti tre osterie/taverne principali: quella dell’Albergo all’incrocio con piazza Roma (attuale pub Made in Chianti), quella detta della Corona piรน o meno in zona Fondaccio-Cantuccio, e la piรน umile Osteria di Malafrasca posta nell’omonima localitร , nella parte dei fabbricati che guarda la vallata del Cerreto, fabbricati un tempo Landi, poi Nelli e infine Soderi.

Piero de’ Medici, detto il Fatuo, morirร  giovane e in modo sfortunato, annegando da esiliato nel fiume Garigliano. E’ sepolto nell’Abbazia di Montecassino.
Vito De Meo